Condivisione delle navi: fornire servizi di trasporto efficienti per l'Europa. 

Il regolamento di esenzione per categoria relativo ai consorzi (CBER - Consortia Block Exemption Regulation) dell'UE rende più efficiente il trasporto delle merci migliorando al contempo i servizi di trasporto marittimo in Europa oltre che consentendo ai vettori marittimi di stipulare accordi operativi di condivisione delle navi.   

Cosa è e cosa non è il CBER.   

 

I governi di tutto il mondo considerano il trasporto marittimo di linea un settore che riveste un’importanza strategica. Essere serviti da una rete di vettori marittimi efficiente e ben sviluppata aumenta la competitività delle esportazioni di una nazione, facilitando al contempo importazioni efficienti dal punto di vista dei costi, facendo crescere l'economia e aumentando il tenore di vita. Per salvaguardare questa risorsa cruciale, la maggior parte dei governi ha adottato norme specifiche volte a disciplinare il trasporto marittimo di linea.  

Il settore del trasporto marittimo di linea è caratterizzato da elevati costi fissi sotto forma di investimenti in navi e reti.  Il mercato ha molti price maker - vettori, spedizionieri, agenti, borse - e, in quanto mercato competitivo e ben funzionante, è estremamente sensibile alle variazioni della domanda e dell'offerta. Per restare competitivi, i vettori dovranno garantire la massima efficienza operativa possibile con l’obiettivo di tenere bassi i costi, pur mantenendo la frequenza e la qualità dei loro servizi.  

Ecco perché gli accordi di condivisione delle navi (VSA - Vessel Sharing Agreement) rivestono una fondamentale importanza per il funzionamento del commercio su scala mondiale.  

Il CBER è un quadro giuridico per i VSA, progettato per migliorare l'efficienza operativa a beneficio dei Paesi dell'UE, senza che i vettori rischino di violare le leggi sulla conformità alla concorrenza.  Fornisce una chiara struttura legale all'interno della quale i vettori marittimi possono creare accordi di condivisione delle navi, a condizioni specifiche.  

  • Si applica solo ai vettori marittimi con una quota di mercato combinata inferiore al 30%. 

  • Consente unicamente accordi di condivisione di navi volti al miglioramento del servizio e dell'efficienza. 

Il CBER vieta rigorosamente lo scambio di informazioni in merito alle tariffe. Ogni membro di un VSA determina le proprie condizioni commerciali, prezzi compresi.  

Pertanto, i vettori all'interno di un VSA si trovano in una condizione di concorrenza tra loro e con altri vettori al di fuori di tale VSA nel momento in cui vendono i loro servizi ai clienti. Inoltre, i vettori offrono e aggiungono i propri servizi al di fuori dei VSA.  

La condivisione delle navi crea un mercato efficiente e competitivo al tempo stesso. 

 

Dall'ultima proroga del CBER da parte della Commissione nel 2020, il settore del trasporto marittimo di linea ha aumentato la sua competitività anziché diminuirla. L'Indice di concentrazione del mercato libero è infatti leggermente inferiore oggi rispetto al 2018 (1051 contro 1043). Numerosi nuovi vettori sono entrati nel commercio internazionale e i vettori esistenti hanno aggiunto capacità sia al di fuori che nell'ambito di accordi di condivisione delle navi. 

I livelli dei tassi registrati durante la pandemia sono stati il risultato di un'impennata della domanda di trasporto merci, in particolare dagli Stati Uniti, della carenza di manodopera e della congestione dei porti e dell'entroterra, che hanno sottratto capacità al mercato.  

Man mano che questi problemi si risolvono, l'affidabilità aumenta e le condizioni di mercato, comprese le tariffe di nolo, si stanno rapidamente normalizzando. Gli ultimi dati di mercato, come è possibile evincere dal grafico sulla sinistra, dimostrano il buono stato della concorrenza nel settore del trasporto marittimo di linea.  

P.S.

Volete saperne di più?  

Un'analisi econometrica dettagliata condotta dalla Charles River Associates ha dimostrato che l'impennata dei noli durante la pandemia è stata determinata dall'aumento della domanda e dalle limitazioni nell'offerta di capacità dovute alla congestione, oltre che dall'aumento dei costi di bunkeraggio. La presenza di accordi di condivisione delle navi non ha avuto un impatto al rialzo sulle tariffe, anzi i consorzi potrebbero aver aumentato la capacità effettiva riducendo il grado di congestione e i ritardi. 

 

Condivisione delle navi: aumento del servizio e riduzione delle emissioni. 

 

Quello di “vessel sharing” è un accordo puramente operativo che consente ai vettori di condividere lo spazio sulle rispettive navi. Gli accordi permettono ai vettori di cooperare sullo stesso servizio mettendo in comune le navi, pur fissando in modo indipendente i prezzi dei loro servizi e competendo sul prezzo. Ciò aumenta l'efficienza, riducendo al contempo le emissioni e consentendo di servire un maggior numero di porti rispetto a quanto avverrebbe altrimenti.  

Gli accordi VSA erogano prestazioni assistenziali pubbliche ampiamente condivise:  

  • Vantaggi per i consumatori e per la concorrenza. I consumatori partecipano ai benefici apportati dai consorzi sotto forma di costi inferiori, frequenze di servizio più elevate, migliore copertura portuale e maggiore concorrenza sui prezzi. 

  • Efficienza ambientale e contributo agli obiettivi del Patto verde europeo. I consorzi consentono ai vettori di massimizzare l'efficienza operativa attraverso un migliore utilizzo della flotta.  I consorzi permettono altresì ai vettori di servirsi di navi portacontainer di dimensioni maggiori, che producono emissioni di CO2 per container molto più basse rispetto alle navi portacontainer più piccole. 

  • Benefici macroeconomici. I consorzi contribuiscono agli obiettivi dell'UE in termini di investimenti, creazione di posti di lavoro e garanzia di opportunità commerciali.